Toscana
 
Italia
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Europa
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Resoconto di viaggio: Dettagli
Titolo:
Tipo Viaggio: Turismo Eco Sostenibile
 
Tipologia: Individuale
Partenza da:  
Continente: Europa
Paese: Italia
Regione: Toscana
Provincia: Grosseto
Località: Isola del Giglio
 
Destinazione:
Continente: Europa
Paese: Italia
Regione: Toscana
Provincia: Grosseto
Località: Isola del Giglio
Durata e sistemazione:
Giorni: 1 Notti: 0 Categoria: Ristorante Trattamento:
 Il viaggio comprendeva:
Borsa da viaggio
Escursioni
Descrizione Resoconto:
Un altro modo di vivere le Isole è possibile - Turismo 02/07/2012 - L'articolo di Carlo Petrini dalla rubrica Vivere Slow pubblicata ogni mercoledì sulla Repubblica parla dell'Isola del Giglio
Pochissimi giorni prima che all’isola del Giglio iniziassero i lavori di rimozione del relitto della Costa Concordia, il 15 e 16 giugno, lì si teneva l’incontro annuale della Rete internazionale delle “Isole Slow”. Al Giglio esiste una comunità del cibo di Terra Madre, una di quelle che nell’ambito di questa rete mondiale ha costituito un gruppo di piccole isole che lavorano insieme per affrontare tematiche comuni, risolvere problemi. All’appuntamento, coordinato da Slow Food Toscana, erano presenti le isole campane, sicule, Cipro e in collegamento sono intervenute isole croate, Malta e Corsica.
Mi si riferisce di un dibattito intenso e costruttivo, che ha saputo focalizzare le difficoltà che le piccole produzioni isolane di terra e di mare incontrano ogni giorno sul loro cammino. Delicati equilibri ambientali, un turismo che manca oppure è quasi mai sostenibile; un “isolamento” che se da un lato riesce a esprimere grandi prodotti, dall’altro non consente un adeguato sfruttamento delle proprie potenzialità. Le isole si sono ritrovate al Giglio per volontà della comunità locale, perché dopo il tragico evento della Costa Concordia la piccola isola dell’arcipelago toscano è diventata emblematica. La sua economia turistica è un po’ cambiata, si è intensificato un mordi e fuggi che non le fa onore e non fa nemmeno onore a coloro che l’hanno affollata nei weekend dello scorso inverno, spinti soltanto da una morbosa curiosità. Invece il Giglio è da conoscere in modo approfondito, da esplorare a partire dal vecchio borgo Giglio Castello, abbarbicato attorno alla fortezza pisana, fino al porto o alle sue campagne erte e complicate, dove stanno sparendo i terrazzamenti che solo alcuni produttori lungimiranti riescono a salvare, come il giovane Cesare Scarfò, ingegnere comunale con la passione per l’agricoltura, che sta intraprendendo un percorso produttivo molto coraggioso.
Inizia la stagione estiva e i gigliesi più veraci sono preoccupati. Il relitto è ancora lì a dominare il panorama del porto in maniera assurda e comporta problemi ambientali notevoli. I turisti arriveranno, ma chissà se andranno oltre, se coglieranno il valore del lavoro che tanti svolgono per vivere, ma anche per far vivere l’isola. La comunità del cibo di Terra Madre è ricca di persone encomiabili: ne cito soltanto alcune per motivi di spazio, ma sono tutti ben consapevoli dei limiti propri e del territorio (in nessun posto al mondo si possono capire bene i limiti se non su una piccola isola), capaci di fare grandi cose per la cura sostenibile di questa perla italiana. Sul fronte del vino è senz’altro da visitare Altura, l’azienda di Francesco Carfagna e famiglia, tenutario di una vigna tra le più belle e commoventi d’Italia, a picco sul mare, “magica” ma difficilissima da lavorare. Francesco è unico, geniale e poetico, da conoscere insieme ai suoi vini. I figli e la moglie si occupano anche dell’Arcobalena, un grazioso ristorantino nei vicoli di Giglio Castello, ideale per un pranzo rilassante. Per cena invece, al porto, non bisogna perdersi “La Paloma”, che fa “cucina spontanea”. Claudio Bossini conduce da trent’anni il ristorante che è una mosca bianca in mezzo al profluvio di offerte acchiappa-turisti che dominano il porto. Il dehor è interno, non invade battigie o banchine. Claudio insieme ai figli propone i prodotti della comunità del cibo locale e delle Isole Slow, piatti ideati a seconda del pescato o degli ortaggi che gli vengono consegnati quotidianamente. Fatevi guidare da lui per un menu che parli veramente del Giglio e della sua bella comunità di produttori “buoni, puliti e giusti”.
Segnalazioni: Altura Località Mulinaccio Tel 0564 806106 www.arcobalena.net
Una delle vigne più belle d’Italia per questa cantina che produce straordinari vini dell’isola del Giglio, come l’Ansonaco.
La Paloma Giglio Porto Via Umberto I, 48 Tel 0564 809233
Osteria eccellente, per una cucina “spontanea” a base dei prodotti dell’isola del Giglio.
Di Carlo Petrini, tratto da La Repubblica 27/6

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ANTONELLA BAMPA
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