Il terzo giorno, il 17 Febbraio, la sveglia è piuttosto presto perché abbiamo l’escursione a Vinales, per cui alle 6:30 già in piedi, colazione veloce, e alle 7:30 partenza con la nostra mitica guida Alejandro e l’autista Lorenzo alla volta di Vinales. La giornata è stupenda, il cielo azzurrissimo e il sole caraibico che scalda ma senza esagerare, questo periodo è il migliore per visitare Cuba, eravamo circa sui 26-27 gradi.
A metà strada è prevista una gradevole sosta nel bellissimo ecovillagio di Las Terrazas, immerso in un lussureggiante ambiente naturale, che ci offre la possibilità di un piccolo break. Giungiamo a Viñales intorno alle 11, che nonostante sia una gettonata meta turistica, si mantiene una cittadina rurale tradizionale, dove i ritmi sono lenti e la vita rilassata. In pratica una cittadina di campagna immersa in uno degli scenari naturali più belli di tutta l’isola. Dopo una breve sosta al “Mirador de los Jazmines” da dove si può ammirare tutta la bellezza della valle di Vinales e veramente godere di una sensazione di pace assoluta, ci rechiamo alla Cueva del Indio dove divisi in tre gruppetti ci “imbarchiamo” su delle piccole barche che ci fanno attraversare questa ineguagliabile ed enorme grotta sotterranea chiedendoci se siamo ancora a Cuba o siamo finiti in “Viaggio al centro della terra”… E infine quando a malincuore usciamo, troviamo ad accoglierci con un sorriso sul viso e un bicchiere di rum e canna da zucchero appena colta il nostro autista Lorenzo!
Dopo questa bella esperienza ci rechiamo in un "Paladar", i tipici ristoranti privati gestiti da famiglie cubane, assaggiamo un ottimo piatto della tradizione locale il "picadillo" con l'immancabile cerveza.
Dopo pranzo comincia un viaggio inenarrabile nella verdeggiante Pinar del Rio, una delle province più selvagge di Cuba.
Ci immergiamo nel suo cuore pulsante, per prima cosa visitando una delle più antiche coltivazioni di caffè, gestita ancora in maniera genuina dai contadini del posto (immancabile il vecchio signore con cappello e sigaro da quindici centimetri che ci spiega come lavora la sua adorata terra).
Salutiamo Pinar del Rio e facciamo ritorno all'Havana. stanchi ma felici di questa indimenticabile giornata!
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