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2021-11-03 - Autore: Giorgia Boato
ISLANDA - la mia esperienza di fly and drive nella terra del fuoco
Per organizzare al meglio la programmazione viaggi di gruppo 2022, la settimana scorsa, per la prima volta, sono stata in Islanda. Lo scopo del viaggio era quello di valutare il miglior itinerario da proporre ai miei clienti, visitare hotels, capire modi di vita, costi e distanze di un territorio molto richiesto e che negli ultimi anni, anche grazie alle compagnie low cost, sta diventando sempre più vicino e raggiungibile.

Dopo aver premesso quanto sopra, ho pensato di portarti con in Islanda e di condividere il mio diario giornaliero, uno schema riassuntivo che puoi trovare anche con documentazione fotografica su facebook Scoprireilmondo e instagram Scoprire_ilmondo.

La mia esperienza inizia dal secondo giorno in quanto il primo è stato solo di trasferimenti e di viaggio.

02 giorno
Reykjavik è un città meravigliosa, che mi ha accolto da subito in un colorato abbraccio! Una capitale 'a misura d'uomo': nel suo essere semplice è davvero molto ospitale.
Dopo una breve visita, mi sono poi spostata verso Gullfoss, dove ho trovato ad attendermi un'imponente cascata!
Lungo la strada verso la mia destinazione mi sono fatta travolgere dai mutevoli colori del cratere Kerio e ho fatto una passeggiata nella zona dei geyser, tra sbuffi di vapore e il pungente odore di zolfo, in un paesaggio che crea una suggestione mai provata prima!
E siccome ero un po' in anticipo sul mio piano di marcia, ho pensato di fare una sosta alla Secret Lagoon. Un angolo di paradiso poco frequentato dai turisti ma molto dagli abitanti del luogo. Dopo una giornata all'aperto, con delle temperature decisamente invernali, non puoi immaginare la sensazione di benessere che da l' immergersi nell'acqua calda, in mezzo alla natura!

03 giorno
Ieri è stata un aggiornata all'insegna dell'acqua... In tutti i sensi!
Sotto una pioggia sottile sottile abbiamo percorso la strada che separa Gullfoss e Vik, con una tappa alla maestosa e rinomata cascata di Seljialandfoss e alla vicinissima, ma meno conosciuta, Gljufrabui.
Non è visibile dalla strada e per raggiungerla è necessaria un po' di intraprendenza perché si passa attraverso rocce scivolose e un tratto si fa addirittura con i piedi immersi nelle acque del ruscello sottostante. Ma questa avventura, te lo assicuro, ne vale la pena e la rifarei altre mille volte!
Sempre in direzione Vik ho fatto un giro sul promontorio di Dirholaey, e già mi vedo a fare trekking lì.
E infine ho raggiunto la mia destinazione... Vik, con la sua suggestiva spiaggia nera divenuta famosa ai più grazie alla serie di Game of Thrones. Poter toccare con le mie mani quella sabbia così scura e particolare è stato emozionante.
Devo ammettere però che anche sedersi a tavola e gustare un'ottima (e calda!) zuppa di crostacei, piatto tipico del posto, ha avuto un effetto benefico dopo una giornata all'insegna di un tempo un po' dispettoso!

04 giorno
Prosegue il mio viaggio attraverso la meravigliosa Islanda!
Una terra di forti contrasti che nel loro essere così dirompenti creano un perfetto equilibrio in cui gli occhi, e anche lo spirito, ritrovano pace e armonia.
Continua a piovere e un vento gelido sferza le sconfinate distese che sto percorrendo: ieri da Vik a Jokulsarlon.
Durante un'escursione con un mezzo anfibio nella laguna di Jokulsarlon, per la prima volta sono rimasta senza fiato dall'emozione di vedere una foca nuotare libera tra le onde, nel suo ambiente naturale.
E ho provato la sensazione di trovarmi all'interno di una fiaba passeggiando sulla 'spiaggia dei diamanti', dove si arenano i piccoli pezzi di ghiaccio che si staccano dagli iceberg.
Infine, deviando dal percorso che avevo in mente, ho potuto anche ammirare un canyon dal nome impronunciabile (Fjaðrárgljúfur) ma dal fascino indescrivibile.
Perché quando sono in viaggio è il cuore che va avanti, a cercare le emozioni più forti, quelle che restano impresse per sempre.
... Perché a volte è giusto semplicemente 'andare'...

05 giorno
Ieri è stata una giornata intensa ma molto appagante!
Da Vik mi sono diretta verso il fiordo di Borgarnes: un viaggio di circa tre ore in mezzo al nulla e alla natura selvaggia di quest'isola!
Finalmente la pioggia ha dato tregua per un po' e un timido sole mi ha convinta a fermarmi alla cascata di Skógafoss, a cui avevo rinunciato qualche giorno fa proprio a causa del brutto tempo.
Mai scelta fu più azzeccata perché mi sono trovata quasi all'improvviso dentro ad un paesaggio che fino a ieri pensavo esistesse solo nei sogni. Davanti a me c'era solo questa imponente cascata d'acqua, che nel suo ritrovare la quiete dopo un salto di circa 60 metri, dà vita ad un meraviglioso arcobaleno.
Credo non abbiano ancora inventato la parola giusta per descrivere la sensazione che ho provato quando, tramite una scaletta laterale, sono salita fin sopra alla cascata e davanti a me si è aperto uno sconfinato altopiano. Un vero paradiso per i trekkers... Ma quante meraviglie ci regala la natura?
La mia giornata è poi proseguita all'interno del Parco Nazionale Thingvellir. Anche qui i percorsi per il trekking abbondano... E anche i paesaggi!
Distese di natura a perdita d'occhio, interrotte qui e là dallo scorrere veloce di piccoli ruscelli che si diramano dal fiume Öxaràr. Poi, all'improvviso, dopo aver attraversato una foresta di abeti bianchi, ecco che compare la cascata di Öxaràrfoss a dare l'ennesima scarica di adrenalina ad un cuore che qui viene continuamente sollecitato.
A fine giornata, arrivare a Borgarnes, è stato come incontrare un vecchio amico che mi ha accolta in un caldo abbraccio!

06 giorno
E' stata una giornata dedicata alla visita della penisola di Snæfellsness:
Da Borgarnes verso Styykkihólmur, uno dei numerosi e carattieristici villaggi di pescatori che si incontrano lungo la strada costiera:
Lungo il percorso mi sono fermata anche a curiosare all'interno del Museo dello Squalo... Un'esperienza a dir poco particolare!
Ma come sempre è la natura a farla da padrone: la mia 4x4 mi ha portato alla scoperta di vulcani millenari sulla cima dei quali il panorama lascia senza fiato...
E alla fine della giornata, un meraviglioso tramonto sull'oceano mi ha congedato da questa intensa giornata

07 giorno
Dopo 6 giorni e quasi 2000 km percorsi, è arrivato il tempo di ritornare in Italia. Per fortuna il volo è in serata e posso godermi ancora gli ultimi angoli di paradiso.
Sono partita alla volta del vulcano Fagradalsfjall, che dopo quasi 800 anni di inattività, si è risvegliato lo scorso marzo per dare spettacolo fino a fine settembre!
Oggi la lava è ancora in fase di raffreddamento e poterci camminare sopra è stata un'esperienza a dir poco insolita ed emozionante.
Esistono diversi percorsi di trekking da fare qui. Io ho scelto il sentiero C: una camminata di un paio d'ore abbastanza semplice e molto panoramica.
Nella strada verso l'aeroporto mi sono anche concessa una pausa relax alla Laguna Blu, probabilmente la zona termale più rinomata dell'isola e indubbiamente il modo migliore per salutare l'Islanda.
Ho sperato fino all'ultimo minuto di poter vedere l'aurora boreale ma, ahimè, so bene che certe cose sono imprevedibili.
Questo viaggio mi comunque ha dato moltissimo: paesaggi, colori, emozioni che resteranno impressi nel mio cuore per sempre.
Mi ha dato anche tantissime nuove idee: poter 'toccare con mano' le destinazioni proposte mi aiuterà a creare delle esperienze ancora migliori da proporre!

Un grazie ad Easyweeks che mi ha supportata in questa meravigliosa avventura.
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